giovedì 29 gennaio 2009

Obama e il Sogno malato


E'calato nel teatro Casa Bianca il sipario sull'ultima rappresentazione della tragicomica farsa a puntate intitolata "I Sogni dell'Impero del Bene".

Nell'ultima puntata abbiamo visto l'indecorosa uscita di scena dell'Esarca decaduto bersagliato da dissacranti tiri di scarpa, seguito a ruota, è il caso di dirlo,dal suo primo Visir ridotto in carrozzella da un mal di schiena forse Macumbano.

Un'immagine che sà di macabra comicità e che si riassume nella fotografia finale di questi due negletti Gioppini presi a pedate, canoniche se pur simboliche...

Ma come ogni Teatro che si rispetti, via una commedia sotto l'altra.

Adesso la parte dell'Esarca la fà un giovane smilzo e moro, di oscuro
lignaggio ma di sicuro retaggio, che grazie al suo apparire sfavillante, già si è guadagnato presso il pubblico pagante il titolo di "Profeta" della terra che ha un sogno.

Sogno che intende realizzare non già con lieve soffio di grazia ultra terrena, come in estatica attesa si aspettano gli sciocchi, ma con il vecchio caro rude sistema del ferro e del fuoco.

Che questa sia la solita via che intende seguire ce lo dicono distintamente le sue prime parole chiare ora che la trama si dipana.

Parole pronunciate nel corso di un incontro con i vertici del Pentagono durato un'ora e mezza, dove il Profeta comandante in capo, intanto che asciugava con caldo tono vocale le lacrimucce dei soldatini frignanti e sotto pressione per il troppo impegno, elencava le priorità per finire il lavoro bellico, premessa indispensabile perchè il sogno continui e non si trasformi in incubo.

Prima di tutto, ha detto più o meno il Profeta, bisogna alzare ancora il livello dell'impegno militare.

Ancora di più.

Servono più mezzi e io ve li darò, frugando nelle tasche degli americani e non solo.

Servono trentamila nuovi combattenti e io ve li farò avere, con il dislocamento Irakeno o con l'arruolamento, anche coatto se necessario.

Si cambia sguardo, ora tutte le nostre attenzioni, come cannoni, vanno puntate su Afghanistan e Pakistan perchè là è la base cavernosa dell'abominevole Bianconigliosama, che tanto turba i nostri sonni sognanti.

Dobbiamo stanarlo a suon di bombe dal suo buco e sollevarlo morto, in alto per le orecchie, in modo che tutto il mondo veda come finisce chi ci ruba i sogni, pare abbia sentenziato stizzito il Profeta, ma questo non è confermato...

Aspettiamo la prossima puntata.

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