sabato 19 dicembre 2009

La trasmutazione del "piombo fuso"



Al contrario degli antichi alchimisti che traevano nobile oro dal piombo, il nefando Sion ottiene oscena materia dal piombo fuso fatto ingoiare alle sue vittime.
Quasi un anno esatto infatti è passato dalla barbara e inumana operazione militare sinistramente denominata "piombo fuso", perpetrata dallo Stato di Israele dispiegando una enormità di mezzi bellici contro una popolazione, quella Palestinese di Gaza, pressochè disarmata, concentrata e recintata.
Ora che il piombo ha finito di gocciolare, mescolato al sangue delle ferite e mutilazioni inferte ai colpiti dalla furia tecnologica di ordigni spaventosi concepiti per causare il massimo danno "legale", rimane sulla sabbia della discordia un grigio agglomerato sanguignolento, esposto agli occhi di chi vuole vederlo..
Non già la fulgida statua della vittoria, basata su un piedistallo di superiorità tecnologica, culturale e di razza , come si aspettavano gli sciocchi e feroci politici militaristi, ma solo un mediocre informe grigio idolo dannato, ha preso forma nella orrida fucina del Vulcano di Sion, che ora con tardiva vergona tenta di celare al mondo.
Tuttavia autorevoli occhi, seppur umani, hanno visto, ponderandola, questa blasfema opera del malevolo Sion e si sono concretizzati nella forma di un magistrato U.K. investito dell'autorità formale, in virtù del Criminal Justice Act del 1988 che attribuisce alla Gran Bretagna la giurisdizione universale per i crimini di guerra.
L'uomo di legge ha così spiccato ordine di arresto per uno dei responsabili di cotanta bruttura, inedita e inaudita, in procinto di recarsi a Londra.
Trattasi della "Tipa Livni", quella poco effeminata signora bionda dai traversi occhi azzurri ma feroce come una belva, naturalmente e ovviamente dietro ad una comoda scrivania, come d'uso tra lor potenti "signori della guerra", che non muoiono mai o quasi in battaglia.
Costei, probabilmente per soffiata dell'amico Mossad, ha interrotto evitando così l'onta delle manette, un viaggio nel Regno Unito, dove presumibilmente avrebbe, sotto copertura istituzionale, incontrato per chiederne i favori, i suoi "amichetti" kipputi che come è noto risiedono nel cuore antico di Londra, la City finanziaria, dove ha sede la vera Sinagoga del culto dello "sterco del Diavolo" il denaro.
Anche altri personaggi del potere criminale e razzista che ha come emblema la stella a sei punte sono sulla lista nera e consapevoli di ciò non si azzardano per il momento a mettere fuori i piedi dal loro triste, cupo e lugubre Paese.
A questo tintinnar di manette, bisogna aggiungere un boiccottaggio materiale che cresce, intenso ed efficace, praticato dai cittadini del mondo "altro" ma anche da taluni Stati, sembra.
Alla fine, come è giusto, l'orrido Demone scaturito da Gaza, porterà sfortuna al popolo che venera il Moloch della guerra e si crede invincibile.
La fine dell'anomalia sionista è vicina.
Resta da vedere con quali modalità morirà lo Stato canaglia per eccellenza, causa di tutti i mali, o quasi.
Ci sono due opzioni: La prima si chiama "Masada", la seconda "Sudafrica".
Vedremo quale prevvarrà, o se magari interverrà il loro spaventevole e irato "Signore degli eserciti", a salvarli.

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