lunedì 2 febbraio 2015

nè Onore, nè Gloria






Questo crudo video (se ne sconsiglia la visione ai non preparati  18+) probabilmente non lo vedrete mai in Televisione.
I nostri censori di Regime non lo permetterebbero, con la scusa di preservarci da visioni "distruttive", ma in realtà preoccupati che queste crude ma purtroppo vere scene filmate,  possano guastare il sonno ipnotico impostoci dal mainstream di Oceania, con la sua narrazione compiacente e omertosa sugli eventi bellici, ma anche etico- morali che accadono adesso e ora in quelle Terre Nere, apparentemente lontane, ma che nella realtà globalizzata, distano solo due ore di volo da noi, situate in Eurasia.
Allora,  diamo un piccolo anomalo scossone a questa culla mediatica, dove la badante disonesta
dondola un popolo che deve dormire il sonno della Ragione, cantando melense nenie gravide di mostri.
Uno scossone visivo,  vedrete senza filtri - pacifici civili  dilaniati dalla cieca violenza dei proiettili caduti nei pressi di un punto per la distribuzione di aiuti umanitari, affollato di povera gente comune.
Sono riprese effettuate sul luogo del crimine, vengono forzatamente mostrate e commentate dall'ufficiale carcerario Novorusso ai soldati Ucraini, recentemente catturati dalle milizie ribelli.
Trattasi di punizione giusta e meritata, a mio avviso, anche se qualcuno storcerà il naso riguardo le ormai bistrattate   Convenzioni di Ginevra  che questa guerra feroce ha ridotto- come le altre contemporanee- del resto, ad adulterata carne di porco.
Gli uomini in fila sono artiglieri e fanti Ucraini prigionieri dei Novorussi,  rieducati  nelle "lezioni in scantinato",  dove sono obbligati a guardare e sentire, il frutto delle loro scellerate azioni, tramite quello schermo di magica verità elettronica che è diventato il P.C. + Internet.
Come in una sorta di "Specchio della Verità", anticipatore forse di quello  descritto nel "Libro Tibetano dei Morti", essi come di tutte le erbe un fascio, anche se non direttamente colpevoli,
devono guardare e sentire quello che hanno causato con la loro insensata, obbediente ottusa violenza militare.
Non c'è onore nè gloria negli sguardi di questi giovani precipitati nell'orrore della guerra, dove hanno conosciuto il dolore, la sconfitta e l'umiliazione.
Quando qualcuno vi parla di  bandiere, secessioni, rivoluzioni armate, Stati, Unioni, terrorismo, armi e guerra sappiate che alla fine significa quello che si vede nel video: Una umanità fatta a brandelli, a volte ancora da viva.

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