giovedì 12 luglio 2007

Solidarietà a Piero Ricca

Accolgo l'invito di Piero,facendo circolare questa notizia,foriera di censure prossime venture imminenti....

Il Potere comincia a spaventarsi e si cura poco di perdere la maschera..

I suoi maligni servi dalla volgare bocca larga piena di menzogna si agitano sputando veleno.

Sta a noi ,che conosciamo i loro venefici,opporci evitando i loro incantamenti e combatterli

pressandoli dentro la Rete...




12 Luglio 2007
Evviva!Mentre pieroricca.org riposa, entra in gioco quimilanolibera.net .Non poteva esserci migliore esordio per il sito che avevamo immaginato come punto di riferimento delle iniziative del gruppo Qui Milano Libera.La libertà di parola è un vizio, una droga potentissima che crea assuefazione. Sono passate 48 ore scarse da quando il maresciallo Zorzo del nucleo speciale antifrodi telematiche della finanza mi ha notificato l’avvenuto sequestro del blog, e mi sembrano un’eternità.In questi due giorni ho messo a fuoco il tortuoso iter del provvedimento preventivo e punitivo. Ed è questo:
- Fede mi querela per diffamazione a Roma. .- Il Pm Saieva non lascia dormire il fascicolo e, riconoscendo nella querela, gravi elementi di colpevolezza a mio carico, adempiendo alla richiesta del querelante, chiede al Gip l’oscuramento del nostro video su youtube, relativo alla piazzata con Fede, e del mio blog per impedire la perpetuazione del reato oggetto di querela. Periculum in mora, credo che si chiami in gergo.- Il Gip dispone l’oscuramento solo degli articoli che parlano di Fede, oltre che del video di youtube- Entra in scena il maresciallo Zorzo, che con un collaboratore da Roma si reca a Sarzana (La Spezia) e bussa alla porta della società che mi tiene on line il blog. Acquisiscono il mio indirizzo e il mio numero di telefono. Oscurano un solo articolo che parla di Fede e relativi commenti. Cambiano le mie chiavi di accesso al blog, impedendomi di pubblicare nuovi contributi.- Poi vengono a Milano. Per strada mi telefonano. La vicenda che mi raccontano mi sembra così assurda che penso allo scherzo dei soliti amici buontemponi. Tant’è vero che dopo un paio di telefonate e sms, gli rispondo: mi dispiace maresciallo, parlo solo con i generali.- Dopo una verifica, capisco che la cosa è reale, ancorché poco seria. Ricevo il maresciallo con un suo collaboratore al bar sotto casa. Vengo identificato. Mi notificano il sequestro.- Chiedo perché mai mi impediscano di scrivere, visto che la censura preventiva non è prevista dalle leggi. Il maresciallo Zorzo mi risponde che, data la struttura tecnica del mio blog, per impedirmi di ripubblicare o modificare quel post incriminato e oscurato, ha dovuto cambiare la password.- E aggiunge: solo così ho evitato l’oscuramento totale del blog.- Naturalmente il nucleo speciale non è in grado di togliere il nostro video da youtube. E non si cura del fatto che l’innocuo articoletto censurato, di presentazione del video, è reperibile agevolmente su google- In queste ore il mio avvocato e fratello Mino Ricca (che l’ha già spuntata con il Puffone e ringrazio anche qui per la sua disponibilità) sta cercando un contatto con il pubblico ministero Saieva per vedere se, alla luce della dichiarazione del maresciallo Zorzo, e mediante un mio impegno scritto a non ripubblicare il post incriminato, è possibile sbloccare il blog, che peraltro il medesimo pubblico ministero aveva chiesto di oscurare totalmente- In caso negativo ho già pronta una formale richiesta di dissequestro- Domani, inoltre, querelo Emilio Fede
Questo per ora è tutto. Vi terrò informati.
Questa sera tutto confermato: si festeggia Qui Milano Libera e la querela al parco Solari di Milano, dalle ore 19 in avanti, vicino alla fontana. Chiunque venga in pace sarà gradito ospite. Meglio se porta da bere.
Piero



IL MIO BLOG BLOCCATO DALLA FINANZA11 Luglio 2007
Milano, 10 Luglio 2007 - Emilio Fede mi ha querelato e la finanza ha cambiato le chiavi di accesso al mio blog, impedendomi di pubblicare nuovi articoli. Mi sento afono e non è piacevole per uno come me.Il blog mi è stato chiuso su richiesta del pubblico ministero di Roma Giuseppe Saieva, con atto del gip Cecilia Demma. Il “sequestro preventivo” - così si chiama - mi è stato notificato alle 14,00 del 10 luglio da due agenti del “nucleo speciale contro le frodi telematiche” della guardia di finanza, venuti appositamente dalla capitale. Il sequestro proviene da una querela per diffamazione presentata da Emilio Fede nei miei confronti per la contestazione che gli rivolsi al circolo della stampa di Milano il 16 aprile 2007.In esecuzione del medesimo provvedimento è stato cancellato dal blog un mio articolo relativo alla vicenda Fede e i commenti a margine dei lettori. Articolo e commenti peraltro rimasti nella memoria della rete.Per motivi tecnici non è stato possibile, come pure era stato richiesto dall’autorità giudiziaria, togliere il video da youtube. Non si è arrivati all’oscuramento totale del blog, che pure era stato prospettato nel decreto di sequestro preventivo, solo perché gli agenti della finanza hanno adottato la soluzione di modificare la mia password di amministratore di http://www.pieroricca.org/, previa missione mattutina a Sarzana (La Spezia), sede legale della società di gestione del blog.Naturalmente farò immediata richiesta di dissequestro.E mi riservo di querelare a mia volta il signor Fede. Ricordo infatti che la contestazione ebbe come antefatto una mia domanda (sul caso Europa 7 e le frequenze abusivamente occupate da Rete 4), alla quale il direttore del tg4 rispose dandomi dell’ “imbecille”. Per non parlare dello sputo che mi indirizzò nell’androne del circolo della stampa, come testimonia il video reperibile all’indirizzohttp://www.youtube.com/watch?v=5KbGNQwO7es
Qualche giorno dopo il buon Fede definì “mascalzoni” me e gli amici che insieme a me lo criticarono al circolo della stampa. Che dite, chiediamo il sequestro preventivo del tg4?Con il querelante ci confronteremo in tribunale, magari davanti a qualcuno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo su misura.Sarò lieto di farmi processare un’altra volta per aver espresso opinioni condivise dalle persone che stimo. Com’è mia abitudine rispetterò le procedure e mi assumerò le mie responsabilità, difendendomi nel processo e non dal processo.Nel frattempo non smetterò di interpellare e criticare i personaggi pubblici che non stimo, esercitando il mio diritto-dovere di dissenso.Nessuno riuscirà a sequestrare la libertà di espressione, mia e degli amici del gruppo Qui Milano Libera e del blog: questo è certo.Ma quanto accaduto non è un problema solo mio: è un atto ingiusto che minaccia la libertà di espressione su internet di ciascuno di noi.Per questo mi appello ai blogger e al popolo della rete: fate circolare questa notizia, rendete pubblico il vostro dissenso! Difendiamo insieme la nostra libertà di parola. Grazie fin d’ora!
Piero

La storia continua...ecco il video

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